Umidità di Risalita

Con umidità di risalita (o, come è spesso impropriamente definita, umido di risalita), si identifica quel fenomeno per cui l’umidità attacca i muri delle abitazioni salendo dall’alto verso il basso.
Ne sono particolarmente colpite quelle strutture ubicate al piano terra o a livello di seminterrato proprio perché il fenomeno della risalita parte dal basso e, diffondendosi capillarmente fra le strutture murarie delle pareti, va compromette la stabilità di queste.
L’umidità di risalita viene alimentata dall’acqua presente nel sottosuolo ed interessa, di regola, i muri in mattoni o pietra. Si propaga dal basso verso l’alto provocando un processo irreversibile di disgregazione degli intonaci e delle malte che legano la muratura.
Un muro umido rispetto ad un muro asciutto perde dal 30 al 50% del suo potere isolante, per cui disperde calore. Per queste ragioni, è importante prima di tutto imparare a riconoscere l’umidità di risalita per evitarne la formazione in casa.
In caso contrario, l’insorgere dell’umidità potrebbe provocare spiacevoli inconvenienti, che possono risultare in veri e propri danni. Questi possono essere di natura:
  1. Igienica (muffe, spore, funghi, ecc)
  2. Estetica (sfarinamento dell’intonaco)
  3. Strutturale (sgretolamento dell’intonaco, disgregazione del mattone)
Oltre alle diverse cause naturali che ne favoriscono la distribuzione, l’umidità di risalita capillare viene favorita da una particolare caratteristica delle pareti. È quella che in gergo tecnico viene definita “porosità”. Esistono diverse soluzioni per eliminare l’umidità di risalita.
E vediamo appunto come creare una barriera chimica orizzontale per eliminare l’umidità di risalita. Per realizzare la barriera, si eseguono dei fori di circa 10-12 mm di diametro alla base dei muri, in linea orizzontale (indifferentemente all’interno o all’esterno dei locali), profondi circa il 90% dello spessore del muro e distanti 12-15 cm l’uno dall’altro. È possibile eseguire le perforazioni anche su due linee sfalsate. Nei fori viene quindi iniettato uno specifico composto, non tossico, mediante dei trasfusori a lenta diffusione oppure a pressione con specifiche pompe. Il composto creerà quindi una barriera orizzontale (o barriera chimica), la quale agirà contro il flusso di umidità risalente dal terreno.
Da questo momento in poi l’acqua non risale più nella muratura, e quest’ultima inizierà ad asciugarsi lentamente, fino a che l’intera superficie non risulterà asciutta. Subito dopo si dovrà demolire l’intonaco ammalorato e dopo un periodo d’attesa si stenderà il nuovo intonaco.